La storia di Francesca

La mia malattia è entrata nella mia vita nella primavera del 2005. Ero ancora alle
superiori e, in pochissimo tempo, tutto è cambiato.
Dopo numerose visite e consulti, sono arrivata all’Istituto Besta di Milano, dove mi è
stata diagnosticata una Distonia Primaria Generalizzata.
La dottoressa che mi ha fin da subito presa in cura, ancora oggi rappresenta per me
una vera ancora di salvezza: è a lei che mi rivolgo ogni volta che ho bisogno di aiuto
e supporto per affrontare la mia malattia.
Da lì è cominciato il percorso delle cure: tante medicine, accompagnate da paura,
rabbia e una stanchezza profonda.
Non era davvero vita… era come vivere in standby, aspettando che qualcosa
cambiasse. Ma i miglioramenti non arrivavano.
Dopo circa un anno, mi è stato proposto un intervento di DBS (Deep Brain
Stimulation), allora ancora considerato quasi sperimentale. Sembrava l’unica strada
percorribile. Non c’erano alternative e, anche se con molta incertezza, abbiamo deciso
di affrontare quel rischio.
Il 30 maggio 2007 è il giorno dell’intervento. Non so bene perché ricordi esattamente
quella data, visto che molti ricordi di quel periodo sono offuscati dal dolore. Credo che
il mio cervello abbia scelto di “chiudere a chiave” alcuni momenti, come forma di
protezione.
Credo che i primi miglioramenti siano arrivati a inizio luglio… ed è lì che sento di essere
rinata. Ho iniziato a riprendermi la mia vita, giorno dopo giorno.
Certo, non sono mancati gli alti e bassi.
Ma non mi sono mai arresa. Ho conseguito il diploma di maturità, mi sono iscritta
all’università e in tre anni mi sono laureata.
Ho trovato un lavoro – quello che ho ancora oggi – ho preso la patente, acceso un
mutuo e comprato casa, ho un compagno accanto a me…
Tutte cose che, in certi momenti, non avrei mai immaginato di poter fare.
Tutto questo non lo devo solo alla medicina, ma soprattutto alla mia famiglia, che non
mi ha mai lasciata sola.
Mi hanno sostenuta, mi hanno aiutata a combattere, mi hanno dato forza quando io
non ne avevo più.
Il supporto emotivo è fondamentale per riuscire a stare bene. E oggi posso dire di
essere tornata a vivere… anche se con qualche difficoltà.

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